Il presidente dell’INAIL, Massimo De Felice, ha presentato i dati dell’Istituto per gli infortuni e le malattie professionali rilevate lo scorso anno.
Nella relazione annuale 2015 si evidenzia quanto segue:
– 637mila denunce di infortunio registrate (dato in DIMINUZIONE del 4% rispetto al 2014);
– 416mila infortuni riconosciuti sul lavoro (dato in DIMINUZIONE del 6,6% rispetto al 2014), di cui il 18,2% avvenuti “fuori dall’azienda”;
– 1.246 denunce di infortunio con esito mortale (dato in CRESCITA del 7,5% rispetto al 2014);
– 694 infortuni con esito mortale accertati sul lavoro (dato in DIMINUZIONE del 2% rispetto al 2014; tuttavia il dato non risulta consolidato, con 26 infortuni ancora in istruttoria);
– 11 milioni di giornate di inabilità, derivanti da infortuni sul lavoro;
– 59 mila denunce di malattie professionali (dato in CRESCITA del 2,5% rispetto al 2014), di cui al 34% è stata riconosciuta la causa professionale;
– 66mila imprese che hanno usufruito della rudizione del premio Inail per meriti di prevenzione (dato in CRESCITA del 21,2% rispetto al 2014).
Una prima analisi dei dati evidenzia che se sono stati fatti dei progressi nella prevenzione degli infortuni, ma non si può dire lo stesso per quanto riguarda le malattie professionali.
Siamo testimoni di un miglioramento della percezione del rischio di infortunio, ma anche della maggior difficoltà di percepire i fattori che portano allo sviluppo di un evento dannoso che si sviluppa in maniera progressiva nel tempo, come la malattia professionale.